“OGGI UNA SCONFITTA. LA BATTAGLIA CONTINUA”

Roma, 28 luglio 2017 – “È indubbio che la decisione adottata dalla Regione Lazio, e condivisa con il Governo, lascia l’amaro in bocca. Una decisione sofferta che non mi soddisfa così come non soddisfa coloro che, di fronte le gravissime condizioni del lago di Bracciano, hanno sempre richiesto il blocco totale dei prelievi. Amaro in bocca sicuramente mitigato dalla sostanziale riduzione del volume delle captazioni che da 900 litri al secondo passeranno prima a 400 e poi a 200 litri, per essere bloccate definitivamente a partire dal 1 settembre. Ora, di fronte questa decisione, però, Zingaretti deve garantire ai cittadini del Lago di Bracciano un monitoraggio costante e serio delle captazioni attraverso dispositivi automatici che regolino il volume dei prelievi. Acea, essendo totalmente inaffidabile, deve essere marcata stretta sia dalla Regione Lazio e sia dai cittadini che hanno il diritto a questo punto di monitorare l’attività del gestore idrico. Quell’Acea che in quest’ultima settimana si è concessa il lusso di fare del terrorismo psicologico solo ed esclusivamente per colmare le sue deficienze e i suoi mancati interventi. L’allarmismo prodotto in questi giorni ha rovinato senza alcun dubbio l’immagine di Roma in Italia e nel mondo: di questo se ne devono far carico sia Acea e sia Virginia Raggi che, a parte i suoi inviti da piccola fiammiferaia, non ha saputo minimante gestire la questione. Diciamo che Roma continuerà ad avere l’acqua, peccato che, fin quando ci sarà la Raggi, non avrà mai un Sindaco”. Lo ha detto il deputato PD, Emiliano Minnucci, commentando la decisione comunicata da Zingaretti di prorogare i prelievi nel lago di Bracciano fino alla fine di agosto.